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Estetica di Heidelberg. Primi scritti sull'estetica (1916-1918)
Agli anni trascorsi a Heidelberg risalgono alcuni degli scritti giovanili più importanti di Lukács. Proprio nella cittadina tedesca, infatti, il giovane Lukács segue le lezioni di Windelband e di Rickert e si dedica allo studio di Kierkegaard e di Hegel, che risultano fondamentali per l’elaborazione della sua compiuta teoria estetica. Sono anni in cui per Lukács, non ancora marxista e profondamente influenzato dalla filosofia e dalla sociologia di Simmel, l’attenzione all’arte e al “fatto estetico” ha il sopravvento sugli altri molteplici interessi, tanto da diventare oggetto di penetranti e suggestive riflessioni di cui questo scritto offre testimonianza. Nell’Estetica giovanile il filosofo ungherese approfondisce, rettifica e corregge le sue riflessioni sulle problematiche estetiche che, sebbene le indubbie differenze, rivelano però, nelle pagine dedicate all’arte in Platone e nel neoplatonismo, uno stretto legame con l’Estetica della vecchiaia.
György Lukács, (1885-1971) filosofo e critico letterario ungherese, è stato uno dei più rilevanti esponenti del marxismo del Novecento. La sua opera fondamentale Storia e coscienza di classe è del 1923. Tra i suoi scritti più noti: Saggi sul realismo (1946), Prolegomeni a un’estetica marxista (1957), Il giovane Hegel (1967), Estetica (1975), Ontologia dell’essere sociale (1985). Nel 2011 Mimesis ha pubblicato La distruzione della ragione.