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Heterocosmica
Ogni racconto apre un mondo. Ma che natura hanno questi mondi? Lubomír Doležel rinnova il modo in cui siamo abituati a considerare la narrativa e propone un modello interpretativo fondato sulla semantica dei mondi possibili. L’autore concepisce, infatti, la fiction come generatrice di “eterocosmi”, universi autonomi regolati da leggi interne e non soggetti al modo di pensare tipico del mondo reale. Attingendo alla logica modale, alla filosofia analitica e alla narratologia post-strutturalista, Doležel delinea così una tipologia rigorosa degli universi finzionali, analizzando la statura ontologica dei personaggi e la configurazione delle loro azioni. Con riferimenti a Leibniz, Kripke, Hintikka e Searle, e attraverso casi di studio che spaziano da Defoe a Kafka e da Dostoevskij a Hemingway, l’autore mostra come la finzione letteraria non sia una devianza dalla realtà, ma una forma epistemica autonoma, capace di espandere i confini del pensabile.
Lubomír Doležel (1922-2017) è stato un linguista e teorico della letteratura ceco-canadese. Tra i fondatori della narratologia, ha insegnato a Praga e a Toronto, contribuendo in modo decisivo agli studi sulla struttura e sull’ontologia del testo narrativo. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Poetica occidentale (1990).