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Da Baudelaireal surrealismo
La poesia di Baudelaire ha rappresentato una rivoluzione universale, una vera e propria esplosione dell’irrazionalità umana nella musica, nella letteratura e nella pittura, segnando quel momento nella storia in cui l’arte è divenuta espressione massima della complessità e della bellezza, ma anche di quell’oscurità dello spirito umano che la filosofia e la religione non erano riuscite a esorcizzare. Attraverso la sua brillante critica artistica, Marcel Raymond individua
in questo volume quali artisti e poeti – dal Romanticismo al Surrealismo – hanno saputo dare voce al proprio inconscio sovrastando la razionalità e valicando le frontiere tra sentimento e ragione, psiche e corpo. Secondo Raymond, dopo il poeta maledetto l’arte è stata liberata dalla divisione tra magia e realtà, illusione e verità, e il compito del poeta e dell’artista è divenuto quello di svelare la “tenebrosa unità” immersa nell’inconscio collettivo.
Marcel Raymond (1897-1981) è stato un critico letterario e specialista di letteratura francese, fondatore della Scuola di Ginevra. La sua analisi critica della poesia moderna tanto come espressione soggettiva irripetibile quanto come manifestazione storica ha posto le basi per la critica letteraria e artistica contemporanea.