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Antifascismo italiano. La lotta partigiana. Vol.2
"Tutto è partito dall’interesse per la realtà che mi circondava, quell’Italia del fascismo che negli anni in cui cominciavo a orientarmi mostrava con i caratteri, che la rendevano inaccettabile, le sue antiche crepe.” Così scriveva Paolo Alatri, intellettuale, scrittore e giornalista di straordinario vigore, fermo sostenitore della linea antifascista – anche quando, nel 1948, negli altri partiti questo valore veniva offuscato dall’anticomunismo – che congiunse sempre il suo lavoro di ricercatore alla lotta politica. Confluita in questo libro, la sua preziosa ricerca sulla nascita e lo sviluppo delle forze antifasciste prende le mosse dal fascismo stesso che, secondo Alatri, conteneva nel suo seno una contraddizione che non poteva non favorire la presa di coscienza dei giovani, che divennero successivamente simpatizzanti o militanti azionisti, comunisti, socialisti, repubblicani e democratici.
Paolo Alatri (Roma 1918-1995) è stato uno storico e parlamentare comunista. Al lavoro di ricercatore congiunse la lotta politica antifascista, svolta prevalentemente a Roma. Dal 1971 fu professore all’Università di Perugia, interessandosi soprattutto di storia italiana, dal Risorgimento al fascismo. Tra le sue opere ricordiamo: Silvio Spaventa (1942), Lotte politiche in Sicilia sotto il governo della Destra (1866-74) (1954), Le origini del fascismo (1956), Nitti, D’Annunzio e la questione adriatica (1919-20) (1959), Voltaire, Diderot e il “partito filosofico” (1965), Parlamenti e lotta politica nella Francia del Settecento (1977), Le occasioni della storia (1990).