Spinoziana
Sulla scienza intuitiva in Spinoza. Ontologia, politica, estetica
L'interpretazione del terzo genere di conoscenza in Spinoza non è una mera curiosità storiografica, ma rappresenta il punto archimedeo a partire da cui è possibile costruire delle opposte interpretazioni dello spinozismo. Sia quella del santo Spinoza, dello Spinoza ebbro di Dio del romanticismo tedesco, sia quella di Spinoza come "Mosè dei materialisti", che da Feuerbach giunge fino al marxismo italo-francese di fine secolo, non hanno potuto eludere lo snodo teorico del terzo genere e del suo oggetto.
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Spinoza e noi
Trent’anni dopo L’anomalia selvaggia, libro straordinario, capace di trasformare l’immagine di Spinoza per un’intera generazione e di porre la sua concettualità al servizio di un progetto materialista e rivoluzionario, Negri ritorna su Spinoza per attingervi nuova linfa. È stando dalla parte di Spinoza che Negri entra nel dibattito politico contemporaneo, polemizzando con Badiou, Agamben, Esposito ed altri ancora
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Origine e natura delle passioni secondo l'Etica di Spinoza
Rispetto alle precedenti pubblicazioni di questo lavoro giovanile di Antonio Labriola, quella crociana del 1906 e del Dal Pane del 1959, la presente edizione dell'Origine e natura delle passioni secondo l'Etica di Spinoza si distingue soprattutto per due aspetti. Innanzitutto il metodo.
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Come guidati da un’unica mente. Questioni di antropologia politica in Spinoza
Se c’è un filo conduttore nel pensiero di Baruch Spinoza, questo non può che essere la critica di ogni semplificazione che intervenga nel processo della conoscenza e di ogni reductio ad unum nella rappresentazione del reale, che sono inevitabilmente i presupposti tanto del dominio delle passioni sull’uomo, quanto del dominio dell’uomo sull’uomo. Spinoza è, difatti, il filosofo della complessità.
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Archivio spinoza. La verità e la vita
«La verità pubblica e Spinoza è il documento di un incontro in cui si compendiano per me molti cammini passati e futuri, sotto il segno del rapporto tra la verità e la vita, tra la mortalità in figura e l’eternità in evento. Spinoza è appunto qui la libera occasione di tutto ciò: non l’oggetto di uno studio sistematico e filologico, ma l’esempio di una vita filosofica e dell’abito stesso, ricorrente e rinascente, della filosofia. [...] la parola ‘archivio’ nel titolo del libro non è futile espediente, ma memoria di un atto mancato che è insieme segno di un amore inesprimibilmente espresso: per Spinoza, per la filosofia – il più grandioso e fruttuoso atto mancato che io conosca». Carlo Sini
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