Allen Ginsberg, Jack Kerouac e Jean Genet sono solo alcuni dei nomi che animano la galleria di “fuorilegge della letteratura” presentata da Ted Morgan. Ad accomunarli è la conoscenza con William Burroughs, geniale e prolifico autore d’avanguardia e padre spirituale della Beat Generation. La sua vita come esponente di spicco della controcultura segue i canoni del racconto avventuroso: pecora nera di una famiglia benestante, studente di Harvard, apertamente omosessuale in un’epoca in cui esserlo era una trasgressione criminale. Per tutta la vita è accompagnato dalla tossicodipendenza, che lo conduce da Londra a Parigi e da Berlino a Tangeri: tappe di un esilio itinerante cui è costretto dopo l’assassinio della moglie. Fuorilegge della letteratura ripercorre la vita di Burroughs in quella che sembra essere un’autobiografia grazie alle oltre cento ore di interviste raccolte in quattro anni.

Ted Morgan, giornalista e storico franco-americano. Vincitore del “Premio Pulitzer per la cronaca locale, Edition Time” nel 1961, è stato il biografo di Winston Churchill e William Somerset Maugham.