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Gli animali simbolici e la loro origine musicale nella mitologia e nella scultura antiche
L’analisi della dicotomia tra Oriente e Occidente non smette mai di affascinare. Prendendo le mosse da simboli e iconografie e affondando le radici nel mondo della musica e del ritmo, Marius Schneider inaugura uno dei più importanti saggi di musicologia comparata sulla relazione tra suono e immagine. Teorie indiane del XIII secolo, figure di animali scolpite sui capitelli nei chiostri altomedievali e tradizioni oralmente trasmesse da sacerdoti e iniziati in America, Africa e Asia costituiscono solo alcune delle preziose fonti di cui l’autore si avvale per individuare una conoscenza primordiale quasi completamente dimenticata. Ne Gli animali simbolici, Schneider riscopre il potere del simbolo e teorizza un sapere primigenio di cui l’umanità era depositaria, ma che è stato quasi del tutto perso con l’avvento del razionalismo.
Marius Schneider (1903-1982), filologo e compositore tedesco. Ha insegnato musicologia comparata ed etnomusicologia all’Università di Colonia, dopo essere stato assistente di Curt Sachs e di Erich Moritz von Hornbostel. I suoi studi sul simbolismo musicale lo hanno portato a scrivere La musica primitiva (1992) e La danza delle spade e la tarantella (1999).